La porta dell’Inferno

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Una trentina di anni fa la Russia finanziò una ricerca di gas naturali nell’attuale Turkmenistan ma all’atto della trivellazione il suolo cedette e provocò un cratere largo circa 70 metri. La caverna era piena di gas velenosi cosicchè gli scenziati decisero di bruciarne il contenuto per evitare che i gas raggiungessero i vicini centri abitati.

Risultato: da allora il cratere continua a bruciare e di notte risulta visibile a chilometri di distanza.

Il presidente del Turkmenistan si sta comunque attivando per trovare una soluzione a questo fuoco perenne a cui nessuno riesce a dare una stima sul tempo di esaurimento e che comunque sta dando dei problemi per lo sfruttamento delle risorse minerarie del posto.

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